Nelle gare automobilistiche di durata (24 ore di Le Mans e Daytona), le auto si fermano ai box non solo per il cambio gomme e il rifornimento di benzina ma anche per il “cambio” pilota. Lo stesso è avvenuto nella prima mattinata di domenica 19 giugno per il Vharese.

Il pulmino di ritorno da Chianciano, con a bordo gli atleti del nuoto che hanno partecipato ai Campionati Assoluti di nuoto, ha visto il “cambio” pilota. Senza quasi spegnere il motore, sono scesi gli amici Sergio Finazzi e Dario Curto ed è salita a bordo la nostra Presidentessa Anna Sculli con un educatore e 7 allievi del CFPIL: destinazione Lignano Sabbiadoro.

Non si tratta di una vacanza al mare ma di un evento che dà seguito al Progetto di Avviamento allo Sport: “ A Varese con il Vharese si impara lo sport”.

Il CIP (Comitato Paralimpico Italiano) guidato dal Presidente Luca Pancalli, ha organizzato per la prima volta i campus estivi paralimpici. Quattro le città coinvolte: oltre a Lignano Sabbiadoro, Roma, Bari e Messina. Grazie al supporto delle varie Federazioni Sportive Paralimpiche, ragazzi con vari tipi di disabilità potranno cimentarsi per una settimana intera con numerose discipline sportive. Iniziativa che ha lo scopo di avvicinare allo sport paralimpico numerosi ragazzi e ragazze con disabilità. Evento straordinario al quale il CFPIL non poteva mancare. Va detto che la straordinarietà del progetto consiste anche nel fatto che i partecipanti non abbiano mai praticato un’attività sportiva.

Il poco tempo a disposizione tra l’annuncio dell’iniziativa e la partenza non ha minimamente scalfito la capacità organizzativa del team del la nostra Presidente Anna Sculli. Ecco che sono stati scelti i 7 allievi e il collaboratore di Anna, gruppo che si è ritrovato al Centro in tempo per salutare gli amici del nuoto e prendere il loro posto sul pulmino.

Auguriamo agli allievi di cimentarsi in più discipline sportive così da scegliere quella più consona alla propria indole ma, soprattutto, di vivere pienamente questa esperienza che sarà sicuramente costruttiva ed educativa.
Aspettiamo che al loro ritorno possano contagiare i compagni rimasti a casa così da entrare a far parte della grande famiglia del Vharese.