Uscendo dalla città e girando per i paesi che la circondano, ci si imbatte in gruppi di persone, chiamiamoli “diversamente giovani”, che cercano con tutte le forze di tramandare a figli e nipoti una passione comune, un qualcosa che rimanga vivo nel tempo: sagre, ricorrenze, feste particolari, ecc.

Al centro anziani di Caravate questa passione comune è il gioco delle bocce, sarebbe meglio dire lo sport delle bocce. Gioco antichissimo che spesso associamo ai “diversamente giovani” o alle partite giocate in spiaggia: nulla di più sbagliato! In ogni paese esiste il famoso “circolo” e le caratteristiche del “circolo” sono due: la sala dove giocare a carte e bere un bicchiere di vino in compagnia e il campo da bocce. IL centro anziani di Caravate le ha entrambe. Ma arrivando al campo da bocce si nota immediatamente una differenza sostanziale rispetto al nostro comune pensiero legato allo sport delle bocce: i “diversamente giovani” si possono contare sulle dita di una mano. Giovani padri di famiglia, accompagnati da mogli e figli, si cimentavano in partite condite da amichevole rivalità. 

Memori degli insegnamenti dei propri genitori, queste famiglie hanno voluto organizzare una manifestazione aperta a tutti per conoscere questo millenario gioco e di divertirsi provando a praticarlo. Essendo amici del Vharese è stato naturale invitare alcuni dei nostri atleti per un’esibizione. Va detto che il campo di gara non era tra i migliori di quelli calcati dai nostri campioni: terreno in leggere pendenza e fondo di finta moquette. Ma le capacità dei nostri hanno superato questi inconvenienti e dopo aver preso le misure durante i tiri di riscaldamento, erano pronti a far vedere al pubblico le capacità individuali e di squadra. Ricordiamoci sempre che il pubblico presente non era all’oscuro delle dinamiche di questo sport ma altamente competente. 

Considerata la caratteristica amichevole della manifestazione, i nostri atleti:  Andrea De Logo, Emanuela Napoli, Fabio Tenconi,  Antonio Tenconi, Stefania Capece e Giorgia Indelicato Giorgia, si sono divisi in due “terne”.
Proprio per l’inclusività di questo sport, meritano una menzione particolare due ragazzini non del Vharese ma figli di uno degli organizzatori: Francesco e Matteo Guerrieri, amici dei nostri ragazzi, che hanno effettuato il riscaldamento insieme ai nostri. Dopo pochi tiri è emersa la competitività dove nessuno ci stava a perdere. 

Con cura e calma olimpica, al momento del lancio le dita accompagnavano la boccia imprimendole un ordine ben preciso per farla arrivare il più possibile vicino al pallino, boccia seguita dallo sguardo di tutti i religioso silenzio salvo poi esplodere in una standing ovation al termine della corsa quando la boccia si accostava al pallino creando non pochi problemi all’amico “avversario” al quale toccava l’ingrato compito di decidere cosa fare: accostare o bocciare? Soppesando la boccia tra le mani e prendendo la mira come un consumato cecchino, eccolo fare alcuni passi e lanciare la propria boccia con un movimento della mano quasi stesse usando una frusta.

Bocciata al volo ed ecco l’ennesima standing ovation del pubblico presente compreso il Sindaco che ha seguito l’esibizione accanto al nostro allenatore Paolo Bistoletti.
Assente forzato l’altro responsabile del settore bocce Emilio Cattaneo, artefice anch’esso di questo gruppo che grandi soddisfazioni dà alla nostra Società.

Il nostro “Paolino” non è mai intervenuto salvo, in qualche occasione e sottovoce per non compromettere la concentrazione dei suoi atleti, suggerire alcune giocate sempre più spettacolari che hanno entusiasmato i presenti. IL punteggio finale non conta perché lo scopo di questa esibizione era dimostrare che anche lo sport delle bocce non ha né limiti né barriere.

Un grande applauso da parte nostra per gli organizzatori del Gruppo Bocciofilo Renese, al Comune di Caravate che ha patrocinato la manifestazione, a tutti i presenti e ai nostri atleti per l’impegno messo in ogni giocata.

Un invito a tutti i soci del Vharese, amici e volontari: partecipiamo come tifosi/spettatori agli eventi dove partecipano atleti della nostra Società indipendentemente dalla disciplina.
Non solo impareremo sempre qualcosa ma saremo di supporto alle nostre ragazze ed ai nostri ragazzi.